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Piattaforme integrate nel fleet management

In un mondo in cui essere connessi è un must, l’ormai onnipresente Internet delle cose vive una crescita significativa. In questa evoluzione i software e le piattaforme integrate sono tra i protagonisti principali. Per dare un’idea della dimensione del fenomeno vi trasmettiamo un valore economico: 3 miliardi di dollari1: questo  è il giro d’affari – presunto – delle piattaforme telematiche del 2021.

È quindi ben chiaro che la corsa all’integrazione dei sistemi informatici sia una priorità assoluta per i fornitori di soluzioni aziendali. Le parole d’ordine sono: flessibilità, scalabilità e facilità di utilizzo. Sì, perché non bisogna assolutamente dare per scontata la presenza di un esperto informatico tra i dipendenti, soprattutto quando si parla delle PMI italiane.

IL 32% DELLE AZIENDE ITALIANE HA UN POTENZIALE INUTILIZZATO, MA IL FLEET MANAGEMENT È IN CONTROTENDENZA

Secondo una ricerca condotta da Webfleet2, quasi in un terzo dei casi3 le aziende italiane utilizzano parzialmente o per nulla le soluzioni tecnologiche acquisite negli ultimi 5 anni e il motivo di è l’impossibilità di integrazione con i sistemi presenti in azienda.

Un capitolo a parte è rappresentato dal fleet management, un settore in cui è stata immediatamente colta l’importanza di far dialogare tra loro sistemi differenti , al fine di scambiarsi i dati, aumentando così le loro potenzialità di utilizzo.

Il fleet management, si presenta come un caso diverso. I fleet manager hanno bisogno di soluzioni adatte a rispondere sia alle necessità immediate e molto diverse tra loro in funzione della tipologia di servizi che offrono al cliente ma anche a quelle che si presenteranno con la naturale trasformazione del business nel corso del tempo.

INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE VS. PaaS

Le aziende che gestiscono flotte di veicoli, in anticipo rispetto a molti altri settori, sono alla ricerca di quelle piattaforme in grado di agevolare la costante evoluzione delle loro necessità. Ma quali sono i vantaggi di questa scelta?

Scegliere una soluzione PaaS (Platform as a Service) vuol dire dotarsi di quella che possiamo definire l’infrastruttura tecnologica di base. Un ottimo punto di partenza che consente agli utenti  di operare in base alle specifiche necessità e agli sviluppatori di realizzare continue implementazioni che consentono di poter aumentare i livelli di funzionalità in base alle esigenze degli utenti. In questo modo le aziende possono contare su un portafoglio di servizi in continua evoluzione. I partner, d’altra parte hanno la possibilità di realizzare software e app costantemente aggiornate alle esigenze dei potenziali clienti.
Per poter offrire questo tipo di prestazioni, è fondamentale che il produttore della Piattaforma renda disponibili agli sviluppatori API adeguate e ben strutturate.

LE API E L’IMPORTANZA DI UN ECOSISTEMA DI SVILUPPO

Le API (Application Programming Interface) sono insiemi di procedure, protocolli e strumenti che servono a realizzare applicazioni software. Queste soluzioni consentono a una parte di software di dialogare con un’altra, condividendo con quest’ultima i dati necessari.

Un esempio concreto: le API della piattaforma Webfleet di Webfleet permettono ad altre applicazioni software di accedere in tempo reale a informazioni dettagliate relative al mezzo e, grazie a questa integrazione, gli utilizzatori possono accedere a dati fondamentali come la temperatura del carico, la pressione dei pneumatici, l’apertura dei portelloni.

Webfleet può contare sul più ampio ecosistema di partner nel settore del fleet management, con oltre 350 sviluppatori in tutto il mondo. La sicurezza dei dati dei clienti Webfleet è certificata ISO/IEC 27001:2013. Quest’ultimo è lo standard più recente in termini di protezione delle informazioni, definito in base ad aspetti di sicurezza logica, fisica ed organizzativa.


1Ricerca effettuata da Berg Insight http://www.berginsight.com/News.aspx?m_m=6&s_m=1

2 Lo studio è stato condotto tra 400 dirigenti di aziende italiane con 5 o più dipendenti.

3 Le aziende intervistate potevano selezionare più opzioni da una lista finita di proposte.

Eleonora Scilanga
Eleonora Scilanga è Senior Marketing Manager Webfleet Italia di Bridgestone Mobility Solutions. Da più di 30 anni nel Marketing, inizia nel 1986 nel settore dell’elettronica e dell’IT come responsabile Marketing e Comunicazione. Nel 1990 apre la sua agenzia di comunicazione Swing Communications fino agli anni 2000, per ricoprire successivamente il ruolo di Marketing Communications Manager in Psion/Motorola, società specializzata in soluzioni per il mobile computing e la raccolta di dati wireless. Con una consolidata esperienza nella telematica con TomTom e Webfleet Solutions approda poi in Bridgestone Mobility Solutions per scrivere un nuovo ed elettrizzante capitolo della sua vita lavorativa.

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