Il Piano biennale di Transizione Industriale 4.0 si è rivelato una grande opportunità per colmare il gap digitale per l’imprenditoria italiana, estendendolo finalmente anche alle Piccole e Medie Imprese che fino allo scorso anno erano state tagliate fuori dalla possibilità di utilizzare un credito d’imposta.
Le PMI, rappresentano la maggior parte del tessuto industriale italiano e quindi si capisce bene la portata fondamentale di questo cambiamento di rotta, soprattutto in settori aziendali che richiedono soluzioni ad alta tecnologia.
Piano di Transizione 4.0 e gestione delle flotte
Una congiuntura estremamente favorevole, quella offerta dal Piano di Transizione 4.0, che ha consentito e consente ancora per quest’anno un notevole balzo in avanti anche per quanto riguarda la digitalizzazione delle flotte di veicoli aziendali e commerciali.
La possibilità è quella di dotarsi in maniera estremamente agevolata sia a livello software che hardware di una piattaforma per la gestione delle flotte, come Webfleet, la soluzione di Bridgestone per la gestione del parco veicoli riconosciuta a livello globale, usufruendo degli incentivi fiscali promossi proprio dal Decreto Transizione 4.0.
Webfleet è un Software as a Service (SaaS) che rientra appieno nella categoria definita dal Ministero di cui fanno parte “software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio”, per cui è potenzialmente adottabile con una serie di facilitazioni e incentivi statali dedicati all’acquisto dei cosiddetti “beni immateriali”.
Bonus per innovazione tecnologica: un’opportunità da non perdere
È fondamentale cogliere l’attimo perché ci troviamo nel mezzo di quella che potrebbe – e viene spesso definita così – essere considerata la nuova rivoluzione industriale. Un dispiegamento di fondi senza precedenti per il Nuovo Piano Nazionale di Transizione 4.0 che ha già visto le aziende risparmiare oltre 2,5 miliardi di euro nel solo 2022 a fronte di uno stanziamento di circa 24 miliardi di euro a livello nazionale. Si tratta di cifre ottenute attraverso l’estensione di tutte le aliquote di detrazione relative al credito di imposta, con in più un notevole anticipo dei tempi di fruizione.
In tal senso, prima si investe e più si risparmia. Perché, sebbene sia diminuita la percentuale di detrazione, chi si doterà nel 2023 di una soluzione come Webfleet per la gestione della flotta potrà recuperare il 20% della cifra spesa.
La capacità organizzativa dei fleet manager è spesso messa a dura prova quando si tratta di processare un ampio range di fattori, all’ordine del giorno in qualsiasi flotta di veicoli e, ancor di più quando si tratta di flotte di mezzi commerciali. Tipologia di intervento, tempi di arrivo previsti, mezzi da scegliere per l’attività, autisti disponibili e un elenco di priorità da rispettare. Semplificando, ci si trova comunque davanti a un quotidiano rompicapo per chi ha il compito di far lavorare al meglio la propria flotta. Soluzioni telematiche di gestione della flotta come Webfleet possono però aiutare a trovare il bandolo della matassa e rappresentano una scelta irrinunciabile nel momento in cui lo Stato rende possibile dotarsene in maniera ancora più conveniente. Webfleet, infatti, è in grado di ottimizzare gli interventi e le consegne, aiutando a effettuare la pianificazione e la scelta di driver e mezzi, combinando alla perfezione tempistiche e percorrenze in maniera tale da consentire il massimo numero di appuntamenti possibili, abbattendo gli sprechi di carburante e risorse e, ovviamente, riducendo anche le emissioni di CO2.
Come investire il credito d’imposta? Webfleet è la tecnologia telematica ideale per fare il salto di qualità
Webfleet è accessibile direttamente su web, attraverso un qualsiasi browser, sia via PC che tramite dispositivi mobili (tablet e smartphone) senza dover installare alcun programma. Il tutto con la certezza di utilizzare un sistema basato su cloud certificato, che consente di rispettare tutte le regolamentazioni in materia di privacy e sicurezza dei dati.
Inoltre, Webfleet è già in grado di gestire flotte ibride composte sia da veicoli con motori termici che con motori full electric, potendo anche controllare da remoto la carica residua e l’efficienza dei mezzi, come già avviene con quelli tradizionali. Una grande possibilità per le aziende che utilizzano già veicoli commerciali elettrici.
Infine, soddisfacendo i requisiti dell’interconnessione e dell’integrazione richiesti dalla normativa per l’Industria 4.0, Webfleet è in grado di offrire un ecosistema completo per la gestione dei parchi veicoli, includendo anche la parte hardware che dialoga con la piattaforma. Tra questi ultimi, ad esempio, ci sono i navigatori professionali Driver Terminal PRO e il sistema Webfleet Video. Quest’ultimo è una soluzione che combina le grandi potenzialità della gestione telematica dei dati di Webfleet con la tecnologia predittiva delle soluzioni di ripresa video CAM 50. Un sistema che incrocia i dati di velocità, accelerazioni, sterzate brusche e frenate con i video acquisiti dal sistema di ripresa. In caso di eventi anomali, la dashcam registra tutto ciò che è avvenuto di fronte al veicolo, tutelando l’autista e contribuendo a una sensibile riduzione delle possibili contestazioni in seguito a incidenti. Insomma, Webfleet è il modo migliore per investire il credito d’imposta sia in beni strumentali materiali che immateriali!
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