Il 13 e il 14 giugno si è svolta a Torino la terza edizione di Next Generation Mobility, l’evento di riferimento per la filiera della mobilità. Due giornate di conferenze e networking con speaker di grande valore durante le quali aziende, università e istituzioni si sono confrontate su innovazioni, opportunità di business e sfide future del settore.
Webfleet è stata partner di questa edizione focalizzandosi su un tema estremamente attuale come la gestione telematica nell’ultimo miglio.
La telematica delle flotte elettriche al servizio dell’ultimo miglio tra produttività e sostenibilità
Marco Federzoni, Sales Director Italy and South Region di Bridgestone Mobility Solutions, ha partecipato alla conferenza “Ultimo miglio e servizi per la città: verso una logistica sostenibile” con un intervento dal titolo “Elettrificazione della flotta: come l’ultimo miglio può diventare ad impatto zero”.
Con una data ben chiara alle porte per l’epocale fine produzione dei motori endotermici in Europa, la sfida posta da Webfleet non si concentra sul “se” o sul “quando” ma su “come” gestire la transizione all’elettrico focalizzandosi, in particolare, su quel segmento di flotte commerciali che già attualmente devono confrontarsi quotidianamente con un’evoluzione normativa e logistica estremamente rapida.
Trovare soluzioni per mantenere la competitività pur abbracciando la sostenibilità è una sfida certamente affascinante da affrontare. Per questo motivo – come efficacemente spiegato da Federzoni nel suo intervento – Webfleet ha già sviluppato un modello di transizione verso le flotte 100% elettriche che, in questa fase iniziale, punta su una coesistenza tra veicoli con motore endotermico ed elettrico, focalizzandosi sull’adeguamento delle procedure e delle abitudini operative di driver e fleet manager.
Electrification report: i dati della flotta al servizio della transizione
Grazie ai dati certificati che Webfleet è in grado di rilevare e processare su ciascun veicolo a motore endotermico della flotta interessata, il fleet manager e il proprietario di quel dato parco veicoli potranno sapere quali e quanti mezzi tra quelli attualmente utilizzati possono essere immediatamente sostituiti da equivalenti veicoli elettrici senza impatti negativi sull’attività.
Le informazioni fondamentali che Webfleet riesce a fornire riguardano non solo il tipo di percorso quotidiano e la sua durata in termini orari e chilometrici, ma anche la tipologia di carico, il suo peso e le modalità di trasporto (ad es. refrigerato).
In base all’analisi di questi dati, Webfleet è in grado di offrire alle figure interessate una panoramica estremamente utile e fruibile, definita Electrification report.
Insight preziosi per ottimizzare la ricarica degli EV e la gestione della batteria
Le informazioni disponibili, ottenute grazie all’analisi dei dati certificati e alla notevole esperienza accumulata nel settore, consentono oggi a Webfleet di istruire i fleet manager su come trasformare la transizione elettrica in un’opportunità, non solo per abbattere le emissioni di carbonio ma anche per aumentare la produttività delle proprie flotte di veicoli elettrici.
Ciò è possibile grazie alla modifica di quei comportamenti di gestione errati, come ad esempio la tendenza a sfruttare solo parzialmente l’autonomia di percorrenza dei veicoli, ricaricandone le batterie al 100% quando non è necessario: operazione che, tra l’altro, tende a deteriorare più in fretta e a far perdere efficienza ai dispositivi di accumulo di energia elettrica.
“Tramite la nostra piattaforma – ha spiegato esaustivamente Federzoni – consentiamo all’imprenditore di restare concentrato sul suo business, che riguarda la logistica, il trasporto e le consegne, non certamente i veicoli. Per la gestione di questi ultimi ci siamo noi, c’è Webfleet”.
A tal proposito, è interessante la presentazione di Webfleet EV Smart Charging, la modalità di ricarica smart progettata per ottimizzare un’attività cruciale dei mezzi commerciali elettrici.
Grazie a questo protocollo, infatti, Webfleet ha calcolato di poter abbassare di circa la metà i costi di ricarica, riuscendo a razionalizzare nel contempo l’utilizzo dei punti di ricarica (abbassando fino a -80% il picco della domanda) ed estendendo del 40% la vita media delle batterie dei veicoli. Il tutto mantenendo invariati i volumi di consegne giornaliere previsti.
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